La Buona Novella

LA BUONA NOVELLA

Tributo a Fabrizio De Andrè e all’Uomo

Scritto da Matteo Piacenti

Lunedì 14 aprile 2014 alle ore 21:00 al Teatro De Andrè Casalgrande andò in scena La Buona Novella, un tributo a Fabrizio De Andrè e all’Uomo.

Un Vangelo in poesia che apre al futuro. Un Vangelo in musica che quando è buona ti entra nel profondo e ti dona le ali. Un Vangelo che è una voce che ispira gli Ultimi: è una brezza nonviolenta; è una bella notizia. Una Buona Novella… Don Andrea Gallo

La poesia del genio del cantautore Fabrizio De Andrè e i testi della poetessa Alda Merini e del filosofo francese Emmanuel Lévinas in un concerto-spettacolo dal vivo ispirato alla Buona Novella dello stesso De Andrè.

Il Concept Album, da cui il titolo dello spettacolo prende ispirazione, viene pubblicato nel 1970 dal suo autore che unisce le letture di alcuni Vangeli Apocrifi alla musica del cantautore ligure. In questo viaggio tra musica e parole, De Andrè pone l’attenzione sull’aspetto umano di alcune figure cardine e minori della Bibbia e mette in allegoria e analogia le buone ragioni delle rivolte sessantottine con quelle di Gesù di Nazareth, entrambi rivolti contro lo strapotere e l’abuso da parte delle autorità nel segno dell’egalitarismo e della fratellanza universale.

Sulla scia di questi intenti La Compagnia H.O.T. Minds propone un concerto-spettacolo che, attraverso la poesia di De Andrè, i testi di Alda Merini e Levinàs, ci aiuta a conservare un po’ di umanità, a resistere, a credere ancora nell’uomo e nel futuro, in tempi che non sempre ci piacciono o ci fanno ben immaginare l’indomani.

In questo senso, ci riconosciamo come eretici: ‘eresia’, dal greco antico αἵρεσις (àiresis), scelta, per indicare appunto una scelta diversa da un’opinione comune, diffusa, canonica. La nostra “eresia” è credere nelle potenzialità trasformatrici dell’uomo, anche di chi sembra perduto. Con la messa in scena teatrale e con il nostro progetto di teatro costruiamo una comunità in cui ciascuno dà quello che può al massimo delle sue potenzialità. Ciò costa sudore e fatica: è in questa espressione di lavoro che troviamo la vita, la soddisfazione e infine la felicità.