Chi ha paura di Cassandra?
CHI HA PAURA DI CASSANDRA?
Studio teatrale sul femminile e maschile
Scritto da Matteo Piacenti
Sabato 20 maggio 2017 alle ore 21:00 al Teatro De André a Casalgrande andò in scena Chi ha paura di Cassandra, uno spettacolo che porta sulla scena una donna, una vittima del pregiudizio e della misoginia che marchiano la sua civiltà. Chi vede oltre i limiti del pensiero, chi è lungimirante e lucido sul futuro può incorrere nel triste destino di non essere ascoltato quanto dovrebbe. A volte queste persone vengono tacciate per inutili agitatori d’opinioni, per ciarlatani in cerca di attenzioni, derisi e finanche esclusi. Ed ecco che arriviamo al destino di Cassandra, profetessa mitologica della cultura greca, cioè quello di non essere padrona della sua sorte, di non poter illuminare il cammino dei suoi concittadini a causa della loro sordità davanti alle sue lucide profezie che presagiscono sventura, rovina, morte.
Chi ha paura di Cassandra? è l’esito di un laboratorio teatrale ispirato proprio alla profetessa greca e da cui lanciamo la domanda: Chi teme i conflitti, le contraddizioni, le sfumature, i mutamenti, la molteplicità, la possibilità di scegliere?
Con le poesie e le canzoni di Mariangela Gualtieri, Chandra Livia Candiani, Patrizia Cavalli, Alda Merini, Wisława Szymborska, Elisa, Mina, Enrico Ruggeri, Paolo Conte, indaghiamo l’identità nelle sue molteplici sfaccettature della vita e del suo corso, a partire dal principio di femminile e maschile presenti in ognuno di noi. Attraverso un’azione di ascolto, incontro e scontro, in un caleidoscopio di musica d’autore, swing e tango, rievochiamo parole di poeti e scrittori; scaviamo fra le pieghe del quotidiano e così ci cerchiamo e ci ritroviamo nella relazione con l’altro. Impariamo a riconoscere i nostri confini, a prendercene cura e a varcarli.
Chi ha paura di Cassandra? è un invito a non rimanere indifferenti a ciò che proprio Cassandra rappresenta: il suo potere visionario ci offre la possibilità di ridisegnare i nostri confini, di scegliere quotidianamente chi vogliamo essere senza cadere nella cecità e nella sordità delle nostre paure e dei nostri dubbi.
Si ringrazia Michele Giglio, Brigitta Ricci, Salvatore Caruso per il loro contributo poetico; Nuovamente Valle del Secchia per la messa a disposizione degli oggetti di scena e scenografia e CTG Sassuolo “Dai Vint ai Traeinta”.
Scene e regia Anna Chiara Nicolussi, Giorgia Burani, Francesca Berni; Arrangiamenti musicali a cura di Roberto Marra.